Francesco Bacone

Francesco Bacone 


Francesco Bacone è stato un filosofo, politico, avvocato e scienziato inglese del XVI-XVII secolo noto per i suoi contributi alla filosofia, alla scienza e al metodo scientifico.

Bacone ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita, il sapere è potere. Secondo Bacone l'uomo deve affrancarsi dal principio di autorità e superstizione e dai pregiudizi che ostacolano la conoscenza.

La "dottrina degli idoli" di Bacone è una parte centrale del suo pensiero filosofico e scientifico. Bacone ha identificato e classificato quattro tipi di "idoli" o "illusioni" che influenzano il pensiero umano e possono distorcere la ricerca scientifica, che sono:

- idoli della tribù: derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni

- idoli della spelonca: derivano da ereditarietà, educazione, ambiente

- idoli della piazza: derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole

- idoli del teatro: derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche

Bacone ritiene che la scienza debba adottare un nuovo metodo induttivo articolato in:

1. osservazione dei fenomeni 

2. raccolta dei dati nelle tavole (tavola della presenza, assenza e delle comparazioni)

3. prima ipotesi o vindemiatio primo

4. prove di verifica ad esperimento cruciale


Bacone ritiene che occorra prendere a modello la società ideale della scienza e della tecnica descritta nella Nuova Atlantide, in cui, tutti si dedicano allo studio guidati da scienziati che collaborano in vista del progresso

METODO SCIENTIFICO 

Il suo pensiero filosofico è noto per l'advocacy del metodo scientifico induttivo. Bacon ha sostenuto l'importanza della raccolta sistematica di dati empirici e dell'osservazione per sviluppare teorie scientifiche. La sua opera più influente è "Novum Organum," in cui ha presentato il concetto di "idola," ovvero le false idee e preconcetti che ostacolano la ricerca scientifica. 

Bacon è spesso associato al movimento empirico e al razionalismo, sottolineando l'importanza della scienza e dell'indagine razionale come mezzi per migliorare la conoscenza umana. 

Il suo approccio filosofico, noto come empirismo baconiano, metteva l'accento sull'importanza dell'osservazione e della raccolta di dati empirici come base per l'acquisizione del sapere scientifico. 

Bacon credeva che il metodo scientifico dovesse essere basato sulla sperimentazione e sull'induzione, ossia sull'osservazione dei fatti e sulla deduzione di leggi generali dai dati raccolti.







 Filosofia pag 340, 344, 347, 348
Pag 340
1. In che cosa consiste l’obiettivo principale della filosofia di Hume?
L’ obiettivo principale della filosofia di Hume è comprendere i limiti della conoscenza umana, analizzando le basi delle credenze e delle azioni umane. Esplora la natura della realtà, della causalità, della libertà e della moralità, focalizzandosi sul ruolo delle esperienze e delle abitudini mentali nella formazione delle nostre concezioni del mondo. Inoltre, sottolinea il ruolo dei sentimenti e delle emozioni nel plasmare le nostre opinioni morali e religiose, evidenziando i limiti della ragione umana.
2. Qual’è per lui la fonte della conoscenza?
Per Hume la fonte principale della conoscenza è l'esperienza sensibile. Egli sostiene che tutte le nostre idee derivano dall'esperienza e che la mente umana è inizialmente priva di contenuti innati. Le percezioni sensoriali forniscono i dati da cui traiamo le nostre conoscenze e le nostre credenze sul mondo. Questo concetto è noto come empirismo, che enfatizza il ruolo cruciale dell'esperienza nell'acquisizione della conoscenza.
3. Quale rapporto sussiste tra impressioni e idee?
Secondo Hume, le impressioni sono percezioni sensoriali immediate e vivide, mentre le idee sono rappresentazioni mentali delle impressioni passate, più o meno deboli. Tutte le idee derivano dalle impressioni, che costituiscono la fonte originaria della conoscenza umana. In altre parole, le impressioni forniscono il materiale grezzo della nostra esperienza, da cui deriviamo le nostre idee attraverso la riflessione e l'associazione.

Pag 344
1. Come opera il principio di associazione delle idee?
Il principio di associazione delle idee, secondo Hume, spiega come le idee si collegano nella mente umana. Esistono tre leggi principali di associazione delle idee: somiglianza, contiguità e causa ed effetto. Queste leggi operano inconsciamente, portandoci a fare collegamenti e inferenze automatiche. Il principio è fondamentale per comprendere il funzionamento della mente e la formazione delle nostre credenze e conoscenze.
2. A quale grado di validità possono ambire le conoscenze che derivano dalla relazione tra i dati di fatto?
Le conoscenze che derivano dalla relazione tra i dati di fatto, secondo Hume, non possono raggiungere una validità assoluta. Hume sostiene che le nostre conclusioni sono basate sull'induzione probabilistica, poiché non possiamo garantire la costanza delle leggi naturali nel futuro. Quindi, queste conoscenze sono soggette a revisione e non possono essere considerate certezze assolute, ma piuttosto probabilità basate sull'esperienza passata.
3. In che cosa consiste il “salto logico” alla base del principio di causalità”?
Il "salto logico" alla base del principio di causalità, secondo Hume, è il passaggio automatico che facciamo dalla nostra esperienza di eventi concomitanti o successivi alla convinzione che uno sia la causa dell'altro. Tuttavia, Hume sostiene che questo "salto logico" non può essere giustificato razionalmente, poiché non possiamo percepire direttamente la connessione causale tra gli eventi. In altre parole, il principio di causalità non può essere dedotto in modo logico dall'esperienza empirica. È piuttosto un'abitudine mentale che facciamo, ma che non ha fondamento razionale definitivo.

Pag 347
1. Come agisce l’abitudine?
L'abitudine, secondo Hume, è un principio che guida il pensiero umano attraverso l'associazione regolare tra eventi o idee che si verificano insieme o in successione. La mente umana forma abitudini mentali basate sull'esperienza ripetuta di certi eventi, associando automaticamente l'uno all'altro. Queste abitudini influenzano il modo in cui percepiamo il mondo e prendiamo decisioni, anche se non possono essere giustificate razionalmente sulla base dell'esperienza empirica.
2. In che cosa consiste la credenza e qual è la sua funzione nella vita umana?
Secondo Hume, la credenza è la tendenza della mente umana a considerare come vera un'idea o una proposizione. Le credenze guidano le nostre azioni e decisioni quotidiane, anche se non sono sempre razionali o giustificate. Hume sottolinea che le credenze sono spesso il risultato di abitudini mentali formate dall'esperienza ripetuta, piuttosto che da prove razionali o logiche. In sintesi, la credenza svolge un ruolo cruciale nella vita umana, influenzando il modo in cui percepiamo il mondo e prendiamo decisioni.
3. Su quali argomentazioni si basa la critica humiana al concetto di “sostanza”?
Il critica di Hume al concetto di "sostanza" si basa sull'assenza di percezione diretta della sostanza stessa, sull'esperienza limitata alle qualità e agli attributi delle cose, sull'assenza di esperienza diretta della sostanza come causa degli eventi, e sull'idea che il concetto di sostanza sia il frutto dell'abitudine mentale di associare insieme le qualità delle cose. In breve, Hume mette in discussione la validità e la necessità del concetto di sostanza, sottolineando la mancanza di prove empiriche o razionali per giustificarne l'esistenza.

Pag 348
1. Perché per il filosofo è sbagliato dedurre dal piano descrittivo a quello prescrittivo?
Per Hume è sbagliato dedurre dal piano descrittivo a quello prescritto, poiché esiste una differenza fondamentale tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere. Questa distinzione, nota come "fallacia naturalistica" o "paradosso di Hume", indica che non possiamo derivare prescrizioni etiche o morali solo dall'osservazione dei fatti. Secondo Hume, ciò che è eticamente giusto o sbagliato non può essere stabilito solo dalla conoscenza di come funzionano le cose nel mondo.
2. In che cosa consiste il “senso morale”?
Il "senso morale" secondo Hume è una capacità innata dell'uomo di provare sentimenti morali come compassione, approvazione o disapprovazione nei confronti di determinati comportamenti. Questo senso morale non è basato su principi razionali, ma piuttosto sull'esperienza emotiva e sull'interazione sociale. Guida le nostre valutazioni morali e il nostro comportamento senza la necessità di un ragionamento morale razionale.


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