Emanuel Kant

KANT E IL SUO PENSIERO FILOSOFICO 


Immanuel Kant è stato uno dei più importanti filosofi e pensatori occidentali dell'età moderna, nonché grande esponente dell’Illuminismo tedesco. Nell’arco della sua vita si è occupato di vari ambiti della filosofia: l’etica, la politica, la metafisica, l’estetica. L’attività di ricerca di Kant ha avuto una grande influenza sulla storia della filosofia.   

Kant, inoltre, è noto anche per aver compiuto la rivoluzione copernicana, ribaltando nei suoi studi il rapporto tra soggetto e oggetto, proprio come Copernico aveva ribaltato i rapporti tra la Terra e il Sole. 

BIOGRAFIA

Immanuel Kant nacque nel 1724 da una famiglia scozzese a Königsberg, nella Prussia orientale.       

La sua vita risulta pressoché priva di avvenimenti rilevanti o drammatici: dopo una prima formazione presso un Collegio, proseguì con gli studi di filosofia, matematica e teologia presso la sua città natale e, laureatosi, divenne precettore presso alcune case private. Ottenne dapprima la libera docenza presso l’Università di Königsberg ed, infine, fu professore ordinario di logica e metafisica presso lo stesso istituto.       

Fino alla morte Kant fu ligio ai suoi doveri accademici, dedicando un’intera esistenza alla ricerca e portando avanti uno stile di vita morigerato e caratterizzato da abitudini routinarie e rigide. Morì nel 1804 a Königsberg.  

 LIBERTÀ DI PENSIERO

Kant difese strenuamente la libertà di pensiero e, tale impostazione, trovò la sua massima trattazione nella Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo? (1784). In questo scritto, che è diventato il testamento ufficiale dell’Illuminismo, Kant risponde che tale filone culturale è da considerarsi: «l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso». Un invito dunque a servirsi della propria ragione per vagliare le opinioni degli altri e superare i pregiudizi.

Kant proponeva la creazione di una federazione mondiale di Stati, a partire dall’Europa.


KANT E LA CRITICA DELLA RAGION PURA

Kant scrisse la Critica della ragion pura dopo oltre trentacinque anni di studio.

La "Critica della ragion pura" di Immanuel Kant è un'opera fondamentale nella storia della filosofia che affronta il problema della conoscenza umana. Kant si interroga su come conosciamo il mondo e su quali siano i limiti della nostra conoscenza.


Prima di Kant, la filosofia era dominata dal razionalismo, che sosteneva che la conoscenza deriva dalla ragione, e dall'empirismo, che affermava che la conoscenza proviene dall'esperienza sensoriale. Kant cerca di superare questa dicotomia proponendo una nuova teoria della conoscenza.


Secondo Kant, la nostra mente non è una tabula rasa che riceve passivamente le informazioni dal mondo esterno. Al contrario, la mente ha una struttura attiva che organizza e dà forma alle informazioni che riceve. Questa struttura si basa su categorie innate e forme pure dell'intuizione, come lo spazio e il tempo, che sono condizioni necessarie per qualsiasi esperienza possibile.

NOUMENO

Kant introduce il concetto di "fenomeno" per descrivere ciò che appare a noi attraverso i sensi e il concetto di "noumeno" per indicare la realtà in sé, indipendentemente dalla nostra percezione. Mentre possiamo conoscere i fenomeni, i noumeni restano al di fuori della nostra portata conoscitiva. Questo significa che possiamo conoscere il mondo come ci appare, ma non possiamo conoscere la realtà ultima delle cose.

TRASCENDENTALE

Un altro concetto chiave della "Critica della ragion pura" è il "trascendentale", che si riferisce alle condizioni a priori che rendono possibile l'esperienza. Kant distingue tra conoscenza "a priori", che è indipendente dall'esperienza e si basa sulla ragione pura, e conoscenza "a posteriori", che dipende dall'esperienza sensoriale. La conoscenza a priori comprende le categorie della mente e le intuizioni pure di spazio e tempo.


Kant sostiene che la scienza è possibile proprio perché si basa su queste strutture trascendentali che rendono possibile l'esperienza. Tuttavia, critica la metafisica tradizionale per aver tentato di conoscere ciò che è oltre l'esperienza possibile, cioè i noumeni. La metafisica, secondo Kant, deve limitarsi a ciò che è conoscibile attraverso i fenomeni.


Un punto cruciale della "Critica della ragion pura" è la distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici. I giudizi analitici sono quelli in cui il predicato è contenuto nel soggetto (ad esempio, "i corpi estesi occupano spazio"), mentre i giudizi sintetici aggiungono qualcosa al soggetto che non è contenuto in esso (ad esempio, "i corpi pesanti cadono"). Kant introduce il concetto di giudizi sintetici a priori, che sono giudizi che aggiungono nuove conoscenze e sono necessari e universali, come quelli della matematica e della fisica.




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