Cartesio

 Renè Descartes

René Descartes, noto anche come Cartesio, è stato un filosofo, matematico e scienziato francese del XVII secolo. 

Descartes pensa che trovare la verità non sia impossibile se usiamo il nostro intelletto nel modo giusto. Nel suo libro "Discorso sul Metodo", dice che tutti hanno il buon senso, che è importante per distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è. 

La differenza tra le nostre opinioni non dipende dalla nostra intelligenza, ma da come pensiamo. È essenziale usare bene la nostra intelligenza per progredire nella conoscenza e migliorare la nostra società.

IL problema del metodo

Il metodo è descritto come un insieme di regole certe e facili che permettono a chiunque le segua correttamente di evitare di credere a cose false e di aumentare gradualmente la propria conoscenza. Descartes nota che discipline come l'aritmetica e la geometria hanno già un buon metodo perché si basano su oggetti chiari e dimostrazioni rigorose. Questo metodo costituisce un buon punto di partenza per definire i criteri che ci aiuteranno a trovare la verità anche in altri campi, compresa la filosofia.  nel "Discorso sul metodo", vengono annunciate le quattro regole del metodo cartesiano.


LE 4 REGOLE DEL METODO 

1)Evidenza: Accettare solo ciò che è chiaro e distinto, evitando di accettare come vero ciò che non è evidente e certo. Bisogna fondare le nostre conoscenze solo su idee chiare e distinte. 

2)Analisi: Scomporre i problemi in parti più piccole per risolverli con più facilità. Bisogna affrontare i problemi in maniera sistematica, partendo dai problemi più semplici per risolvere quelli più complessi. 

3)Sintesi: Dopo aver analizzato i problemi, bisogna ricomporli in modo ordinato, partendo dalle parti più semplici e arrivando a comprendere il tutto. Bisogna sintetizzare le informazioni ottenute per raggiungere una comprensione più ampia. 

4)Revisione: Fare una revisione completa e accurata del lavoro svolto, assicurandosi di non aver trascurato alcun dettaglio importante e di non aver commesso errori di pensiero. Bisogna essere critici riguardo alle proprie conclusioni e correggere eventuali errori. 




Domande Filosofia 128-130 Pag. 128

1.Le idee della mente umana, secondo Cartesio, possono essere distinte in tre categorie principali: innate, avventizie e fattizie. Innate sono quelle connaturate con la mente sin dalla nascita, avventizie sono acquisite attraverso l'esperienza sensoriale, mentre fattizie sono create attivamente dalla mente, come ad esempio le idee di Dio o dei corpi estesi.
2.Per Cartesio, la presenza dell'idea di Dio nell'uomo dimostra l'esistenza di Dio perché, secondo la sua prospettiva, le idee chiare e distinte (come quella di un essere perfetto come Dio) non possono derivare da cose imperfette o limitate. Poiché l'uomo è un essere finito e imperfetto, la sua idea di un essere supremo e perfetto deve derivare da qualcosa di più grande di se stesso, e questo qualcosa può essere solo Dio, l'essere perfetto che è la causa di tutto. Pertanto, la presenza di un'idea chiara e distinta di Dio nella mente umana, secondo Cartesio, suggerisce che Dio stesso ha impresso questa idea nella mente, confermando così la sua esistenza.
3.La prova ontologica di Cartesio si basa sul concetto di Dio come essere perfetto. Cartesio sostiene che l'idea di Dio come essere perfetto è insita nella nostra mente. Nella sua argomentazione, egli afferma che l'essenza di Dio comprende la perfezione infinita e che l'esistenza è una parte essenziale della perfezione. In altre parole, se possiamo concepire Dio come essere perfetto, allora la sua perfezione implica anche l'esistenza, poiché un essere più perfetto dovrebbe esistere sia nella mente che nella realtà. Pertanto, secondo Cartesio, la perfezione inclusa nell'essenza di Dio conduce necessariamente all'esistenza di Dio. 
Pag 130
1. Sì, secondo Cartesio, l'uomo può credere in ciò che la ragione gli presenta come vero in modo chiaro e distinto. Egli sostiene che le idee chiare e distinte, ottenute attraverso la ragione, sono considerate affidabili e veritiere. La chiarezza e la distinzione delle idee, per Cartesio



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