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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

David Hume

 David Hume (1711-1776) è stato un filosofo scozzese, noto per le sue influenti opere nel campo della filosofia morale, della filosofia della mente, della teoria della conoscenza e della filosofia della religione. Hume sostiene che fonte della conoscenza sono le percezioni che si distinguono in impressioni (percezioni immediate e vivide) e idee (immagini illanguidite delle impressioni). Hume sostiene inoltre che memoria e immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee. Tuttavia la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione. Il quale opera in base a tre criteri: somiglianza, contiguità e causalità. Hume pensa che le idee complesse garantiscono una conoscenza certa quando derivano da pure relazioni tra idee. E garantiscono una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto, le quali implicano il principio di causalità. Il principio di causalità deriva da una tendenza soggettiva a cogliere una connessio

Gottfried Wilheim Leibniz

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 Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) è stato un filosofo, matematico, e scienziato tedesco del XVII e XVIII secolo.  Leibniz afferma che il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite e possibilità. La libertà divina coincide con la razionalità. Leibniz sostiene una concezione dinamica della realtà a cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica. Cioè la forza viva che è l’essenza delle sostanze individuali. Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi. Che sono centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione, ma allo stesso tempo entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentativa: percezione e appercezione. La percezione è l’attività mediante la quale le monadi percepiscono in modo oscuro e confuso le cose esterne. L’appercezione è la coscienza chiara e distinta dell’attività percettiva. Leibniz afferma inoltre che vi s

John Locke

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  John Locke John Locke, un intellettuale inglese del XVII secolo, è famoso per le sue idee rivoluzionarie su politica, educazione e conoscenza.  Egli sostiene che le idee non sono innate, ma derivano dall'esperienza esterna e interna. La mente umana, inizialmente vuota, si riempie gradualmente con l'esperienza.  IDEE : -semplici: derivanti da esperienze elementari. - idee complesse, che si formano elaborando le idee semplici.  Le idee complesse si distinguono in: - idee di modi che non sussistono di per sé ma sempre in relazione a una sostanza - ⁠idee di sostanza che sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato - idee di relazioni che derivano dal rapporto istituito tra idee semplici Secondo lui, la conoscenza si basa sulle certezze sensibili e le uniche certezze non sensibili sono l'io e Dio . Nello stato naturale, gli uomini hanno diritti alla vita, libertà e proprietà, ma manca una garanzia legale. Pertanto, si accordano su un contratto sociale per

Cartesio

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  Renè Descartes René Descartes, noto anche come Cartesio, è stato un filosofo, matematico e scienziato francese del XVII secolo.  Descartes pensa che trovare la verità non sia impossibile se usiamo il nostro intelletto nel modo giusto. Nel suo libro "Discorso sul Metodo", dice che tutti hanno il buon senso, che è importante per distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.  La differenza tra le nostre opinioni non dipende dalla nostra intelligenza, ma da come pensiamo. È essenziale usare bene la nostra intelligenza per progredire nella conoscenza e migliorare la nostra società. IL problema del metodo Il metodo è descritto come un insieme di regole certe e facili che permettono a chiunque le segua correttamente di evitare di credere a cose false e di aumentare gradualmente la propria conoscenza. Descartes nota che discipline come l'aritmetica e la geometria hanno già un buon metodo perché si basano su oggetti chiari e dimostrazioni rigorose. Questo metodo costituisce un