Post

CRITICA DEL GIUDIZIO

La "Critica del giudizio" è la terza delle tre critiche fondamentali di Immanuel Kant, dopo la "Critica della ragion pura" e la "Critica della ragion pratica". Questa opera si concentra su due principali sfere di interesse: l'estetica (il giudizio estetico) e la teleologia (il giudizio teleologico). Vediamo di spiegare i concetti chiave della "Critica del giudizio" in parole semplici. Giudizio Estetico Bellezza e Sublime: Kant distingue tra il bello e il sublime. Il giudizio del bello si basa su un piacere disinteressato che proviamo davanti a un oggetto percepito come armonioso e piacevole. Questo piacere non è legato a desideri o utilità pratiche. Al contrario, il sublime si riferisce a una grandezza che può essere terrificante o maestosa, come la vista di una montagna imponente o di un oceano tempestoso. Il sublime suscita un senso di rispetto e meraviglia che va oltre la semplice bellezza. Giudizio Riflettente:  Il giudizio estetico è un

Johann Gottlieb Fichte

Immagine
FICHTE  Johann Gottlieb Fichte (1762-1814) è stato un filosofo tedesco, spesso considerato una delle figure fondatrici dell'Idealismo tedesco. Il lavoro di Fichte si basa sulla filosofia di Immanuel Kant, ma sviluppa le sue idee in una direzione distinta e innovativa.  Il pensiero filosofico di Johann Gottlieb Fichte è complesso e articolato, ma può essere sintetizzato nei seguenti punti principali: Idealismo Trascendentale  Fichte espande l'idealismo trascendentale di Kant, proponendo che tutta la realtà fenomenica è costruita dall'attività dell'"Io" (l'ego o il soggetto). Per Fichte, non esiste una realtà indipendente dall'"Io"; invece, il mondo è il risultato dell'auto-attività creativa dell'Io stesso. Dottrina della Scienza (Wissenschaftslehre)  Questa è l'opera fondamentale di Fichte, in cui sviluppa il suo sistema filosofico. La Dottrina della Scienza non è una scienza empirica, ma una scienza della conoscenza, che esplora i

La critica della ragion pratica

 La "Critica della ragion pratica" di Immanuel Kant è un'opera filosofica fondamentale che si concentra sulla morale e sull'etica. In essa, Kant cerca di capire come possiamo determinare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nella sua "Critica della ragion pura", si era concentrato su come conosciamo il mondo; nella "Critica della ragion pratica", invece, si dedica a comprendere come dovremmo agire. Per chiarire la differenza, la ragion pura si occupa della conoscenza e della comprensione del mondo, mentre la ragion pratica si interessa dell'azione e della moralità. Kant sostiene che esiste una legge morale universale che può essere scoperta attraverso la ragione. Questa legge non dipende dalle circostanze o dai desideri personali, ma è valida per tutti gli esseri razionali. IMPERATIVO CATEGORICO Il concetto centrale della morale di Kant è l'imperativo categorico, che può essere formulato in diversi modi. Uno dei più noti è: "Agisci

Emanuel Kant

Immagine
KANT E IL SUO PENSIERO FILOSOFICO  Immanuel Kant è stato uno dei più importanti filosofi e pensatori occidentali dell'età moderna, nonché grande esponente dell’Illuminismo tedesco. Nell’arco della sua vita si è occupato di vari ambiti della filosofia: l’etica, la politica, la metafisica, l’estetica. L’attività di ricerca di Kant ha avuto una grande influenza sulla storia della filosofia.    Kant, inoltre, è noto anche per aver compiuto la rivoluzione copernicana, ribaltando nei suoi studi il rapporto tra soggetto e oggetto, proprio come Copernico aveva ribaltato i rapporti tra la Terra e il Sole.  BIOGRAFIA Immanuel Kant nacque nel 1724 da una famiglia scozzese a Königsberg, nella Prussia orientale.        La sua vita risulta pressoché priva di avvenimenti rilevanti o drammatici: dopo una prima formazione presso un Collegio, proseguì con gli studi di filosofia, matematica e teologia presso la sua città natale e, laureatosi, divenne precettore presso alcune case private. Ottenne dap

David Hume

 David Hume (1711-1776) è stato un filosofo scozzese, noto per le sue influenti opere nel campo della filosofia morale, della filosofia della mente, della teoria della conoscenza e della filosofia della religione. Hume sostiene che fonte della conoscenza sono le percezioni che si distinguono in impressioni (percezioni immediate e vivide) e idee (immagini illanguidite delle impressioni). Hume sostiene inoltre che memoria e immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee. Tuttavia la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione. Il quale opera in base a tre criteri: somiglianza, contiguità e causalità. Hume pensa che le idee complesse garantiscono una conoscenza certa quando derivano da pure relazioni tra idee. E garantiscono una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto, le quali implicano il principio di causalità. Il principio di causalità deriva da una tendenza soggettiva a cogliere una connessio

Gottfried Wilheim Leibniz

Immagine
 Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) è stato un filosofo, matematico, e scienziato tedesco del XVII e XVIII secolo.  Leibniz afferma che il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite e possibilità. La libertà divina coincide con la razionalità. Leibniz sostiene una concezione dinamica della realtà a cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica. Cioè la forza viva che è l’essenza delle sostanze individuali. Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi. Che sono centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione, ma allo stesso tempo entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentativa: percezione e appercezione. La percezione è l’attività mediante la quale le monadi percepiscono in modo oscuro e confuso le cose esterne. L’appercezione è la coscienza chiara e distinta dell’attività percettiva. Leibniz afferma inoltre che vi s

John Locke

Immagine
  John Locke John Locke, un intellettuale inglese del XVII secolo, è famoso per le sue idee rivoluzionarie su politica, educazione e conoscenza.  Egli sostiene che le idee non sono innate, ma derivano dall'esperienza esterna e interna. La mente umana, inizialmente vuota, si riempie gradualmente con l'esperienza.  IDEE : -semplici: derivanti da esperienze elementari. - idee complesse, che si formano elaborando le idee semplici.  Le idee complesse si distinguono in: - idee di modi che non sussistono di per sé ma sempre in relazione a una sostanza - ⁠idee di sostanza che sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato - idee di relazioni che derivano dal rapporto istituito tra idee semplici Secondo lui, la conoscenza si basa sulle certezze sensibili e le uniche certezze non sensibili sono l'io e Dio . Nello stato naturale, gli uomini hanno diritti alla vita, libertà e proprietà, ma manca una garanzia legale. Pertanto, si accordano su un contratto sociale per